Uscir dalla Chiesa a volte richiede pazienza

di | 1 Giugno 2021

In quest’ultimo anno sono una decina le persone che si sono rivolte a noi per sapere cosa fare
per uscire dalle chiese cattolica romana e/o evangelica.
Grazie alla corretta compilazione del formulario apposito che si può trovare e scaricare da
questo sito (menu “CHE FARE, al punto 4”) praticamente tutti i richiedenti hanno ottenuto
soddisfazione.
Ma, come sempre, non può mancare quell’eccezione che si rivela anche buffa.
Ecco, di seguito, cosa è capitato a una persona, della quale, per rispetto della sua vita privata,
evitiamo di indicare le generalità. Per par condicio eviteremo pure di citare il nome del
parroco.
Dunque:

  • in data 11 aprile 2021 la persona inoltra il formulario “dichiarazione di uscita dalla
    chiesa”, completato correttamente in tutte le sue parti, alla Parrocchia San Vitale
    Martire di Chiasso, dove era stata battezzata;
  • manda pure copia alla Cancelleria del suo Comune di domicilio (molto importante per
    fare in modo che dalla scheda personale sua venga eliminata la sua appartenenza a una
    Chiesa e, di conseguenza, esentati dall’obbligo di pagare una tassa per il culto);
  • il 17 di aprile successivo, il Parroco-Arciprete della Parrocchia le risponde (e
    riportiamo il suo scritto per intero):
    “Gentile …omissis…,
    il Signore che ci ha creati ha l’amore di una mamma: non verrà mai meno. Noi siamo
    tutti suoi figli e Lui ci guarda tutti indistintamente con tenerezza e misericordia.
    Lui non fa distinzione fra chi è cristiano e chi non lo è, fra chi crede o non crede, ma ama
    tutti, indipendentemente dalle proprie scelte personali.
    Dovessimo anche combatterlo ed escluderlo dalla nostra vita, Lui rimarrebbe lo stesso:
    fedele nel suo Amore! Può una mamma o un papà smettere di amare un proprio figlio?
    Certamente no! Così fa Dio, anzi, immensamente di più, perché Lui è infinito nell’Amore.
    Stia seren.. e in pace. Le auguro di sentire sempre nella sua vita la Presenza rasserenante
    del Signore. In qualsiasi situazione di vita noi ci troviamo Lui sarà sempre accanto a noi.
    Fraternamente, …. omissis”
  • Chiaramente non è la risposta che si attendeva, e così la persona, sempre su nostro
    consiglio, decide di inoltrare alla Curia Vescovile della Diocesi di Lugano sia la sua
    richiesta, sia la risposta del prete;
  • la Curia le risponde che dovrebbe rivolgersi nuovamente al Reverendo parroco o al
    relativo Consiglio parrocchiale del Comune parrocchiale di residenza, richiamando la
    “Direttive per il ministero pastorale, Cap. 1.1, Art. XIII” e la “legge sulla chiesa cattolica,
    Art. 2″, nonché lo “Statuto diocesano, Art. 5”. (troverete questi articoli in calce a questo
    scritto). Non poteva mancare di certo un richiamo sulle imposte di culto!
    Copia della risposta pure al Parroco;
  • la richiesta di “uscita dalla Chiesa” è stata inoltrata nuovamente seguendo le
    indicazioni della Curia, ma, a tutt’oggi, non sappiamo ancora l’esito … che completerà
    questo scritto non appena ci verrà comunicato.
  • Affaire à suivre, dunque.

Per il Comitato ASLP-TI, il presidente:
Giovanni Barella