Ricorso contro le convenzioni tra Bellinzona e le parrocchie

di | 19 Dicembre 2019

Riprendiamo la notizia de laRegione del 19.12.2019 che riporta il ricorso presentato da un cittadino contro le convenzioni tra Città, parrocchie e Cer.

Nell’articolo sono citati alcuni passaggi del ricorso che ne spiegano lo spirito. Non è specificato se il cittadino si sia anche rivolto alla Commissione di ricorso contro decisioni degli organi parrocchiali contestando l’approvazione dell’accordo.

Osserviamo che l’onere a carico dei contribuenti è invariato, non ci sono riduzioni di sovvenzioni.

Il contributo comunale complessivo annuo di 253mila franchi, ricordiamo, è identico all’attuale derivante dalle convenzioni siglate nel corso dei decenni dalle 16 Parrocchie attive nei 13 ex Comuni aggregatisi.

Si tratta di spartirsi diversamente tra le parrocchie quanto ricevuto e questo per il ricorrente costituisce un problema.

“le Parrocchie fra di loro non sono abilitate a stabilire autonomamente chiavi di riparto”, chiavi che per di più “non si possono convenire in maniera informale. E nemmeno si capisce chi decide i criteri”.

Forse teme che i consigli parrocchiali si accapiglini tra loro senza trovare un accordo.

Claro con la nuova convenzione perderebbe 45mila franchi l’anno, Monte Carasso 47mila. Ma in entrambi i casi il problema è solo relativo, avendo da anni le rispettive Parrocchie investito nella costruzione di palazzine i cui affitti sono una garanzia di reddito.

Quanto si siano arricchite le parrocchie di Claro e Monte Carasso nel periodo in cui percepivano i contributi comunali e incassavano gli affitti dalle palazzine costruite a scopo di reddito?